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Politica della casa: LA PROPOSTA DELL'UPPI DI ALESSANDRIA
Postato da: Aldo Chiesa
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Argomento Politica della Casa
Alessandria, 2 maggio 2013


A tutte le sedi provinciali UPPI


Cari amici,
il Consiglio amministrativo della nostra sede si è riunito per elaborare uno studio sulla attuale situazione economica Italiana, che qui alleghiamo.
Riteniamo che è il momento di far sentire la nostra voce attraverso comunicati stampa, convegni provinciali o nazionali, conferenze stampa per chiarire alle forze politiche la nostra opposizione alla applicazione della imposta PATRIMONIALE detta erroneamente IMU.
Cordiali saluti.
Aldo Chiesa e Matteo Pozzi.


STUDIO SULLA SITUAZIONE ECONOMICA IN ITALIA
ALLA DATA DELLA NASCITA DEL GOVERNO LETTA

Documento elaborato dalla sede UPPI di Alessandria in data 1 maggio 2013

POSSIBILITÀ DELLO STATO AD APPLICARE L’IMPOSTA IMU SUI FABBRICATI ADIBITI A SECONDE CASE, SUI FABBRICATI INDUSTRIALI , COMMERCIALI E SUI LABORATORI ARTIGIANALI

Premesso che l’art 53 della costituzione italiana non prevede una imposta patrimoniale; esso recita:
Tutti sono tenuta a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

NON HANNO REDDITO:
L’abitazione privata, la bottega artigiana, il capannone quale contenimento di macchinari ed altri mezzi d’opera, la casa od i capannone da cedere in colazione a chi ne fa richiesta per abitarvi o per essere utilizzati per intraprendere una attività economica .
Il reddito deriva dall’utilizzo del bene.

LA PATRIMONIALE
Un’imposta applicata sul valore del bene è definita IMPOSTA PATRIMONIALE

I RAPPORTI FRA LE FORZE POLITICHE AL MOMENTO DELLA APPROVAZIONE DEL GOVERNO LETTA
Le forze di destra ed in particolare il PARTITO DELLA LIBERTA sono contrarie all’applicazione del’imposta patrimoniale mentre le forze di sinistra ed in particolare il PARTITO DEMOCRATICO sono favorevoli.

La differenza fra le due ipotesi è sostanziale:
L’imposta patrimoniale si applica sul valore degli immobili e dei beni mobili mentre l’imposta sul reddito si applica sulla capacità contributiva del soggetto.
Con ogni probabilità parecchi parlamentari non hanno ancora capito la differenza esistente fra imposta sui redditi ed imposta patrimoniale: lo dimostrano le dichiarazioni rilasciate dagli uomini politici nelle varie interviste televisive.

Alcuni parlamentari sostengono che è giusto tassare coloro che hanno DI PIÙ dimenticando che tutti coloro che sono in possesso di un bene hanno già dato allo Stato il loro contributo al momento della presa di possesso del bene stesso

In caso di acquisto il nuovo proprietario deve pagare le imposte di registro, ipotecarie e catastali.
In caso di successione il nuovo proprietario deve pagare le imposte di successione, ipotecarie e catastali

Facciamo un esempio che meglio descrive la iniquità della imposta patrimoniale
Un lavoratore dipendente, al termine del ciclo lavorativo riceve la indennit1a di fine rapporto. Egli può utilizzare la somma in due modi:
a) spendere l’importo della liquidazione in crociere;
b) acquistare un immobile da mettere a frutto per arrotondare la pensione.

Evidentemente obbligare al pagamento della patrimoniale chi ha acquistato è INIQUO perche gli viene tolto il reddito sul quale faceva assegnamento. Meglio per lui se avesse acquistato dei BTP

Alcuni parlamentari sostengono che la tassazione sul valore (patrimoniale) è necessaria per dare ai comuni un mezzo per sopperire alle spese necessarie. In alcuni comuni l’IMU è stata abolita, segno evidente che si tratta di comuni ben amministrati.
È pur sempre possibile riesumare la vecchia imposta di famiglia abolita con la legge del 1973.

LE DICHIARAZIONI DEGLI UOMINI POLITICI E DI GOVERNO
Tutti, indistintamente, affermano che per risollevare le sorti dell’Italia bisogna dare lavoro ai disoccupati ma nessuno ha mai spiegato in quale modo, visto che non vi sono le risorse necessarie.


IL DOPOGUERRA
Alla fine del conflitto mondiale l’Italia era semidistrutta.
Si trattava di trovare il modo di innescare un processo di ricostruzione per far lavorare tutti, ed in particolare di dare lavoro ai reduci della guerra.
Molto intelligentemente lo Stato ha varato un insieme di norme che hanno favorito il processo.
Con una serie di leggi atte a favorire la ricostruzione delle case distrutte dalla guerra e la costruzione di nuove abitazione negli anni compresi fra il 1946 ed il 1952 ha avuto in Italia una serie di iniziative che sono state definite BUM ECONOMICO
Questo processo è durato sino all’autunno caldo (1968).
Negli anni settanta le forze di sinistra sono riuscite a modificare il corso della storia.
Non si cercava di assicurare il lavoro ma di assicurare UN POSTO DI LAVORO O MEGLIO UNO STIPENDIO GARANTITO. Il lavoro era un optional.
Il risultato fu quello di aumentare la burocrazia, di costituire società partecipate per stipendiare migliaia di consigli di amministrazione , migliaia di associazioni non profit senza la possibilità di controllo perché aderente alla Chiesa sulla quale lo Stato italiano non può avere ingerenza.
Quello che è successo nel periodo 1970 -2000 è noto a tutti i cittadini, per cui non è il caso di annoiarli ulteriormente. Troppe inchieste lo spiegano.

Che farne di tutte quelle persone impiegate in attività inutili ? mandarle a casa senza stipendio, mandarle in prepensionamento oppure consegnare a loro una zappa, una vanga per impiegagli in opere di risanamento idrogeologico?

SOVVENZIONI ALLA EDITORIA
Lo Stato sovvenziona le case editrici, i quotidiani, i settimanali vari in nome di una libertà di pensiero che senza le sovvenzioni verrebbe a mancare. Niente di più falso. I giornalisti vadano a cercarsi il lavoro come fanno tutte le altre categorie di liberi professionisti
Basta vivere a spese dello Stato.

LA PROPOSTA DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE

PER RISOLLEVARE LE SORTI DELLO STATO UNA SOLUZIONE CI SAREBBE
Ripetere l’esperienza dei primi anni del dopoguerra, favorendo l’attività edilizia, assicurando che in Italia non verrà applicata l’imposta PATRIMONIALE, ne ora ne Mai.

È noto che l’attività edilizia trascina con sé tutta una serie di altre attività a essa collegate: impiantistica, arredamento, produzione di pavimentazioni e rivestimento.

Fare in modo che il risparmiatore abbia una ragionevole rimunerazione del patrimonio investito tale da preferire l’acquisto della casa all’acquisto dei BTP.







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